Febbre da Cavallo. Enrico Vanzina: “C’era un po’ di tensione tra Montesano e Proietti”

Date:

Share post:


AgenPress. Enrico Vanzina è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 (anche in visual sul 202 del digitale terrestre) nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche su Rai 2 tra l’una e un quarto e le due e trenta circa.

Enrico Vanzina ha raccontato: “Come sto? Gli inglesi direbbero so and so, non mi pare che in giro ci sia tanta allegria. C’è pesantezza. Gli umoristi come me dovrebbero servire a disintossicare da questa situazione, ma non è facile. Il politicamente corretto? Si affronta, basta metterci la faccia”.

Su Totò: “L’ho conosciuto benissimo, mio papà era il regista di Totò, mi ha voluto bene ed io ne ho voluto a lui. Ero molto piccolo quando se ne è andato. Quando non era Totò era il principe De Curtis. Un signore elegantissimo, che girava in Cadillac, ci invitava a prendere il tè a casa sua, mai una parola fuori luogo, sempre vestito in modo impeccabile, poi andava a fare il cinema e faceva Totò. Era innamorato dei cani e gli piacevano anche le donne. Gli piacevano moltissimo, le corteggiava in modo elegantissimo. Era un tipo molto strano, un giorno si comprò una barca, doveva spostarla da Anzio a Portofino, ma ne aveva paura. Allora l’ha seguita sull’Aurelia in macchina mentre la trasportavano. Totò è irraggiungibile, il più bravo di tutti. Aveva questa malinconia di fondo perché piano piano stava perdendo la vista e questo l’ha segnato molto”.

Ancora Vanzina: “Ho fatto 120 film e generalmente uno vuole bene ai film che sono andati male. E’ facile voler bene a pellicole che hanno segnato un’epoca. Forse quello che amo di più si chiama ‘Il Cielo in una stanza’, con Elio Germano al suo primo film. E poi ho amato Febbre da Cavallo, il primo film che ho scritto con mio padre”.

Proprio su ‘Febbre da Cavallo’: “Quando si lavora con degli attori comici qualcosa di loro lo portano sempre. C’era un po’ di tensione tra Montesano e Proietti, questo me lo ricordo bene. Tanto è vero che quando abbiamo fatto il seguito, ‘La Mandrakata’, avremmo voluto farne un altro con Montesano più protagonista e Gigi meno”.

Sulla commedia all’Italiana: “La critica si è accorta ora di noi. Adesso molti dei nostri film sono diventati di culto, non si discutono più. Però quando diventi di culto è un problema, molti iniziano a cercare dei significati che in realtà non esistono. C’erano pregiudizi nei confronti della commedia. E’ stata riscoperta dai francesi, qui è sempre stata pensata come un genere minore, invece la grande forza del cinema italiano è stata la commedia all’italiana”.

Come si resta attaccati al mondo reale: “Come si mantengono i piedi per terra? Qualche giorno fa chiacchieravo con Verdone, ci siamo detti che abbiamo fatto nella vita? Abbiamo pedinato gli italiani. Li abbiamo amati, ci siamo stati sempre a contatto. Prendiamo il tram, andiamo al ristorante, allo stadio. Cerchiamo di scrutare gli altri perché la commedia sta già dentro di loro. L’italiano negli ultimi anni non è cambiato tantissimo, anche se è rassegnato al presente, e questo non è bello”.

Sulla Roma, di cui è grande tifoso: “La Roma è la mia fidanzata numero 1. Tutte le donne che ho avuto alzano le mani sul rapporto che ho con la Roma. Ne accetto tutti i difetti. Amo Mourinho, lo trovo straordinario, intelligente, gli allenatori come lui danno un senso a questo gioco”.

Sulle donne: “Mi piacciono moltissimo, mi sono sempre piaciute, sono affascinato dal loro modo di pensare, ho una parte femminile in me che mi fa sentire molto vicino a loro. Cerco di coltivare la sensibilità. Sul #metoo? La battaglia delle donne per i loro diritti, la loro indipendenza, la loro dignità, è sacrosanta, deve continuare. Ci sono degli uomini che sono veramente schifosi. Io non sono attratto dalle attrici, sono fortunato, sono attratto dalle cassiere, dalle bariste, però diciamo che questo #metoo solo sul cinema è un po’ ipocrita, perché negli uffici, nei posti di lavoro, succedono le stesse cose. Lo ripeto, ci sono degli uomini davvero schifosi”.

 

 

L’articolo Febbre da Cavallo. Enrico Vanzina: “C’era un po’ di tensione tra Montesano e Proietti” proviene da Agenpress.



Source link

Redazione
Redazione
Consapevoli che un’informazione imparziale ed obiettiva non esista, Agenpress sostiene che: “la notizia nasce vera, ma il giornalista la rende “falsa”.

Consigliati da Agenpress

spot_img

Articoli Correlati

Della Casa (M5S Lazio): “In bilancio Giunta Rocca tagli, tasse e mancanza di coperture finanziarie”

AgenPress. Il Bilancio tecnico presentato dalla Giunta Rocca non contiene i presupposti per essere votato favorevolmente dal...

AQUAE! World Water Day 2023

Presentato oggi a Roma il rapporto Onu «Accelerating Cooperation and Partnership on Water» AgenPress. “Per tutelare e gestire...

ATAC, sito internet e biglietterie off line per attacco cyber

AgenPress. Dalle prime ore di questa mattina il sito internet di ATAC risulta non raggiungibile per problemi...

Roma. In fiamme 22 scuolabus su via Ostiense e 16 auto in un parcheggio delle Poste. Matrice anarchica

AgenPress – Sedici auto di Poste Italiane date alle fiamme nel cuore della notte a Colle Aniene....